Il neuroma di Morton è una patologia che colpisce i nervi interdigitali del piede. Provoca dolore alla pianta del piede, alla base del 2°, 3° o 4° dito (meta tarsalgia). Colpisce soprattutto le donne dai trent’anni in avanti.

Il termine neuroma non è corretto, in quanto fa pensare ad un tumore del nervo. Si tratta, invece, di una formazione reattiva di tessuto fibroso, legata allo sfregamento, ai danni dei nervi interdigitali, delle ossa e dei legamenti del metatarso. Il nervo si presenta ingrossato, gonfio.

 

I sintomi principali causati dal neuroma di Morton possono essere:

sensazione un corpo estraneo tra la scarpa ed il piede,

dolore trafittivo o urente al mesopiede,

formicolii e ipoestesia di una o più dita del piede.

Questi sintomi si verificano maggiormente durante o dopo il cammino

 

Le cause che influiscono nella formazione del neuroma di Morton sono:

utilizzo di calzature alte e strette che comportano un carico sbilanciato verso la zona anteriore del piede e la pratica di alcuni sport, come la corsa, specie su superfici sconnesse, che possono provocare un’eccessiva pressione sulla zona metatarsale.

Patologie preesistenti del piede, fratture, artrosi, possono predisporre ulteriormente allo svilupparsi della patologia interdigitale di Morton.

 

L’iter diagnostico della metatarsalgia di Morton prevede:

radiografie ed ecografie del piede in comparativa, Risonanza Magnetica, elettromiografia con studio della conduzione dei nervi interdigitali. Ognuna di queste metodiche ha un proprio ruolo nella diagnostica.

Le radiografie evidenziano o escludono patologie dolorose a carico delle ossa del piede. Ecografie e RM evidenziano anomalie a carico dei tessuti connettivi, tendinei o muscolari.

L’elettromiografia ha un compito di valutazione prettamente funzionale: consente di valutare la conduzione nervosa dei nervi interdigitali. Oltre a permettere di quantificare il grado di compromissione del nervo interessato dal neuroma di Morton, può identificare anche una sofferenza nervosa “sine causa”.

Valutare i nervi digitali è possibile solo con tecniche neurografiche avanzate con registrazione “near nerve”. Sono necessari elettrodi speciali ad ago per conduzioni sensitive, diversi dagli aghi comuni per elettromiografia. Data la relativa rarità della patologia, non tutti gli studi sono attrezzati per tale diagnostica. Importante é anche l’esperienza dell’operatore e la qualità degli apparecchi utilizzati.

La terapia elettiva è chirurgica, con neurectomia con vie di accesso dorsali o, meno raramente, plantari. Proprio a ragione della terapia chirurgica, l’esame elettromiografico è fondamentale per evitare di recidere un nervo funzionalmente integro.