POTENZIALI EVOCATI SOMATOSENSORIALI (PESS o SEP)

I Potenziali Evocati Somatosensoriali studiano la conduzione degli stimoli sensitivi attraverso i nervi periferici (usualmente i nervi mediani ed i nervi sciaticopoplitei interni) ed il midollo fino ai neuroni delle aree sensitive della corteccia cerebrale.

L’esame dei Potenziali Evocati Somatosensoriali non è affatto doloroso. Consiste nel registrare, tramite elettrodi posizionati lungo la colonna e sul capo, i potenziali bioelettrici evocati dalla stimolazione dei nervi periferici degli arti superiori ed inferiori tramite impulsi elettrici di bassa intensità.

Gli esami dei Potenziali Evocati Motori e dei Potenziali Evocati Somatosensoriali sono utilizzati principalmente nella diagnosi delle seguenti patologie:

– sofferenza del midollo o mielopatia, specie prima e dopo interventi neurochirurgici per ernie o spondili;

– malattia del neurone di moto, la SLA;

– malattie demielinizzanti quali la sclerosi multipla;

– ictus;

– atassie ereditarie, atassie cerebellari, paraplegia spastica, Polineuropatie;

– malattia di Parkinson e corea di Huntington;

– malattie generalizzate del sistema nervoso centrale;

– patologia del tronco encefalico;

– patologia degli emisferi cerebrali.

POTENZIALI EVOCATI SACRALI

Nel caso di patologie che determinano alterazioni della continenza sfinterica (sia ritenzione che incontinenza) urinaria o fecale, in pazienti con disfunzioni erettili e infine in pazienti affetti da “dolore pelvico cronico”, è necessaria l’esecuzione dei Potenziali Somatosensoriali da stimolo del nervo pudendo. Si rende possibile così verificare la conduzione elettrica degli stimoli di tipo sensitivo proveniente dall’area genitale attraverso il nervo pudendo ed il midollo sacrale fino all’arrivo alla corteccia sensitiva cerebrale deputata a quest’area.

Invece i Potenziali Evocati Motori con registrazione dai muscoli del pavimento pelvico, dopo stimolazione magnetica della corteccia cerebrale e del cono midollare, permettono la valutazione del tempo di conduzione centrale delle fibre motorie.

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Ettore Di Scipio – miodottore.it

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L’abbreviazione PESS significa Potenziali Evocati Somatosensoriali. SEP è l’abbreviazione in lingua inglese per lo stesso esame.

PEM significa Potenziali Evocati Motori, mentre anche MEP è l’abbreviazione inglese.

Il Tempo di Conduzione Centrale o TCC è il parametro più importante studiato in questo esame e permette di valutare il tempo di conduzione di un impulso nervoso che va dai centri motori corticali ai centri motori midollari.

Queste abbreviazioni sono i termini con cui vengono comunemente chiamate i Potenziali Evocati Acustici del Troncoencefalo (il troncoencefalo è la parte che congiunge il midollo al cervello propriamente detto)

Che cos’è la SFEMG:

La SFEMG è il termine inglese per Elettromiografia di Singola Fibra (Single Fiber EMG).

In circa 30 minuti si riesce ad effettuare un esame, anche complesso. In ogni caso, si cerca sempre di fare tutto il necessario per una corretta diagnosi, senza guardare l’orologio.

Lo studio dei potenziali evocati richiede un tempo di esecuzione variabile dai 30 ai 60 minuti per una batteria completa di Potenziali Evocati Motori, Somatosensoriali ed Acustici del troncoencefalo.

La maggior parte dei pazienti non prova alcun dolore, al limite può riferire una sensazione lievemente fastidiosa.

Tutti i pazienti non necessitano di particolari cure o assistenza dopo gli esami.

Non sono richieste particolari preparazioni per gli esami. Si consiglia solo di evitare di mettere creme e cosmetici sulle aree da esaminare ed evitare gel e lacche sui capelli.

Solo le EMG si possono eseguire a domicilio, ma consiglio di eseguirle a studio. Solo in studio si ha la certezza che non ci siano interferenze elettriche che possano compromettere l’esame.

Lo studio è facilmente accessibile ai disabili, anche in sedia a rotelle, perché è situato al pianterreno dello stabile. Il bagno non è, purtroppo, adatto ai disabili, in quanto il locale, essendo studio medico e non ambulatorio, all’epoca della ristrutturazione non aveva l’obbligo di avere un bagno a norma per disabili.