POTENZIALI EVOCATI ACUSTICI DEL TRONCOENCEFALO (BAEP’s, BAER’s, ABR)

I potenziali evocati acustici del troncoencefalo, chiamati anche BAEP’s, BAER’s o ABR, sono delle risposte bioelettriche che si registrano con degli elettrodi posti sul capo del paziente.
Le risposte del paziente sono indotte (evocate) da alcune serie di stimoli acustici periodici, detti click, che vengono erogati  per mezzo di cuffie poste sulle orecchie del paziente stesso.
I potenziali originano dalle strutture anatomiche encefaliche che vanno dal nervo acustico alla corteccia uditiva, passando per il tronco cerebrale.
Vendono evidenziate le varie onde ed il tempo che il suono impiega per evidenziarle. 
Le onde più frequentemente analizzate, e più importanti, sono cinque, anche se talvolta se ne riescono ad evidenziare anche sette.
Dalla morfologia e dai tempi con cui queste onde si formano il neurologo determina il corretto funzionamento delle strutture coinvolte dal suono.
Per esempio, un tumore  come il neuroma del nervo acustico può comprimere lo stesso nervo e ciò sarà evidenziato da una distorsione delle onde del potenziale e con un incremento della latenza di  comparsa di alcune di esse.
La preparazione per eseguire l’esame  dei potenziali evocati acustici si riduce praticamente al lavaggio dei capelli,  senza applicazione di cosmetici come lacca e gel.  Si possono invece assumere le consuete medicine senza restrizioni.
La procedura dei BAEP’s è semplice e sostanzialmente non invasiva.
Gli elettrodi di registrazione sono quattro, possono essere sia dei dischetti che vengono fissati con della pasta speciale elettroconduttiva o possono essere degli aghetti sottili che si mettono sottocute.
Successivamente si applicano le cuffie, che possono essere sia esterne (tipo le classiche cuffie stereofoniche) o da inserire nel canale uditivo, come nel caso delle ormai comuni cuffiette degli smartphone. Dopo di che si procede ad erogare gli stimoli acustici ad una frequenza di circa 9-10 click al secondo.
Questo esame è assolutamente sicuro e privo di effetti collaterali. I pazienti possono tornare autonomamente a casa o guidare in autonomia.
I potenziali acustici del troncoencefalo sono importanti nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie quali il neurinoma del nervo acustico, un tumore discretamente frequente a carico, più spesso, della componente vestibolare dello stesso nervo acustico. Si utilizzano per evidenziare lesioni a carico del tronco encefalico indotte dalle placche di demielinizzazione nelle patologie infiammatorie cerebrali, come nella la sclerosi multipla. Vengono utilizzati per studiare il coinvolgimento delle strutture troncali nella patologia atassica, cerebellare, nei disturbi dell’equilibrio e nei deficit nervosi indotti da carenza di vitamina B12 e dall’alcolismo.

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Ettore Di Scipio – miodottore.it

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L’abbreviazione PESS significa Potenziali Evocati Somatosensoriali. SEP è l’abbreviazione in lingua inglese per lo stesso esame.

PEM significa Potenziali Evocati Motori, mentre anche MEP è l’abbreviazione inglese.

Il Tempo di Conduzione Centrale o TCC è il parametro più importante studiato in questo esame e permette di valutare il tempo di conduzione di un impulso nervoso che va dai centri motori corticali ai centri motori midollari.

Queste abbreviazioni sono i termini con cui vengono comunemente chiamate i Potenziali Evocati Acustici del Troncoencefalo (il troncoencefalo è la parte che congiunge il midollo al cervello propriamente detto)

Che cos’è la SFEMG:

La SFEMG è il termine inglese per Elettromiografia di Singola Fibra (Single Fiber EMG).

In circa 30 minuti si riesce ad effettuare un esame, anche complesso. In ogni caso, si cerca sempre di fare tutto il necessario per una corretta diagnosi, senza guardare l’orologio.

Lo studio dei potenziali evocati richiede un tempo di esecuzione variabile dai 30 ai 60 minuti per una batteria completa di Potenziali Evocati Motori, Somatosensoriali ed Acustici del troncoencefalo.

La maggior parte dei pazienti non prova alcun dolore, al limite può riferire una sensazione lievemente fastidiosa.

Tutti i pazienti non necessitano di particolari cure o assistenza dopo gli esami.

Non sono richieste particolari preparazioni per gli esami. Si consiglia solo di evitare di mettere creme e cosmetici sulle aree da esaminare ed evitare gel e lacche sui capelli.

Solo le EMG si possono eseguire a domicilio, ma consiglio di eseguirle a studio. Solo in studio si ha la certezza che non ci siano interferenze elettriche che possano compromettere l’esame.

Lo studio è facilmente accessibile ai disabili, anche in sedia a rotelle, perché è situato al pianterreno dello stabile. Il bagno non è, purtroppo, adatto ai disabili, in quanto il locale, essendo studio medico e non ambulatorio, all’epoca della ristrutturazione non aveva l’obbligo di avere un bagno a norma per disabili.