{"id":2970,"date":"2021-01-26T23:57:19","date_gmt":"2021-01-26T23:57:19","guid":{"rendered":"https:\/\/www.elettromiografia.org\/?page_id=2970"},"modified":"2022-11-26T09:45:06","modified_gmt":"2022-11-26T09:45:06","slug":"potenziali-evocati-visivi","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/www.elettromiografia.org\/potenziali-evocati-visivi\/","title":{"rendered":"Potenziali Evocati Visivi"},"content":{"rendered":"

POTENZIALI EVOCATI VISIVI (PEV O VEP<\/span>)<\/h3>\n
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I Potenziali Evocati Visivi<\/strong> (PEV o VEP<\/strong>) sono una indispensabile indagine neurofisiologica per la diagnosi e lo studio delle patologie neurologiche che coinvolgono il nervo ottico, le vie ottiche e la corteccia visiva. Permettono di valutare, in maniera obiettiva e non invasiva, l’integrit\u00e0 funzionale del sistema visivo<\/strong>.<\/p>\n

I PEV consentono sia la diagnosi precoce<\/strong>, rilevando la presenza di alterazioni funzionali, anche in assenza di sintomi o segni clinici evidenti, sia di monitorare l’andamento di un processo patologico a carico delle vie visive, oltre che di verificare l’efficacia di una terapia (follow-up).<\/p>\n

I Potenziali Evocati Visivi sono, quindi, la manifestazione di raffinati e complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di trasduzione e di trasmissione dell’impulso nervoso e rappresentano le variazioni dei potenziali bioelettrici<\/strong> della corteccia occipitale in risposta ad uno stimolo visivo. Tali risposte si originano a livello dei fotorecettori della retina e vengono trasmesse, attraverso il nervo ottico, ai centri specializzati della corteccia visiva.<\/p>\n

Per l’esecuzione dei Potenziali Evocati Visivi il paziente viene fatto sedere su una poltrona e invitato a fissare uno stimolo visivo, costituito da un pattern a scacchiera o da un flash di luce emesso da un monitor. La registrazione delle risposte evocate visive avviene attraverso l’applicazione di elettrodi di superficie adesivi posizionati sul cuoio capelluto del paziente, secondo un sistema di posizionamento standardizzato a livello internazionale.<\/p>\n

A differenza di altri studi che offrono solo la registrazione del PEV tramite un unico canale di registrazione, al fine di ottenere una pi\u00f9 accurata diagnosi, lo studio del dottor Di Scipio offre sia la registrazione multicanale<\/strong> dei PEV<\/strong> sia la registrazione simultanea<\/strong> di Potenziali Evocati Visivi<\/strong> e dell’ElettroRetinogramma da Pattern<\/strong> (PERG o ERG-P<\/strong>).<\/p>\n

La registrazione multicanale dei PEV, caratterizzata dal posizionamento di un maggior numero di elettrodi sul capo del paziente, permette di ottenere informazioni pi\u00f9 precise in caso di patologie neurologiche prechiasmatiche, chiasmatiche e retrochiasmatiche (il chiasma ottico \u00e8 il punto in cui le fibre dei singoli nervi ottici parzialmente si incrociano per formare, successivamente, le radiazioni ottiche).<\/p>\n

L’associazione dei PEV con l’ElettroRetinogramma da Pattern permette di ottenere sia informazioni specifiche sulla conduzione nervosa post-retinica sia di valutare la presenza di eventuali disfunzioni degli strati retinici interni, ovvero a carico delle cellule ganglionari della retina.<\/p>\n

L’associazione dei PERG ai PEV<\/strong> permette, in tal modo, di poter escludere che il ritardo della latenza o le altre anomalie del PEV da pattern eseguito singolarmente, possa essere dovuta ad una sofferenza della macula o delle regioni anteriori al nervo ottico.<\/p>\n

La registrazione multicanale e la registrazione simultanea di PERG e PEV viene offerta a Roma solo dal nostro studio.<\/strong><\/p>\n

Tra le principali patologie che possono indurre modificazioni patologiche delle strutture nervose che costituiscono il sistema visivo, ricordiamo la sclerosi multipla, le patologie demielinizzanti, le neuriti ottiche, le neuropatie ottiche (Leber, atrofia ottica dominante o tipo Kjer), le patologie compressive delle vie ottiche, le patologie neurodegenerative (malattia di Parkinson, Demenza tipo Alzheimer, atassia di Friedreich), l’emicrania.<\/p>\n

L\u2019esame dei Potenziali Evocati Visivi \u00e8 un esame indolore, privo di controindicazioni, ed ha una durata media di circa 30 minuti.<\/p>\n

Per permettere una valutazione esaustiva, \u00e8 importante per il paziente presentarsi con tutta la documentazione clinica che permetta al Medico Specialista di risalire al motivo della richiesta dell’esame e formulare una risposta appropriata al quesito clinico posto.<\/p>\n

Per una migliore esecuzione del test \u00e8 inoltre necessario che il paziente porti con s\u00e9 eventuali correzioni ottiche per lontano (occhiali da vista) e che si presenti con capelli puliti (senza applicazione di lacche o gel che potrebbero interferire con la buona riuscita dell\u2019esame).<\/p>\n

(Testo redatto dalla dottoressa Maria Luisa Alessi<\/strong>, tecnico di neurofisiopatologia, che collabora con il dottor Di Scipio nell’esecuzione dei potenziali evocati)<\/p>\n<\/div>\n<\/div>

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Ettore Di Scipio – miodottore.it<\/a>