L’elettromiografia, quale complemento alla valutazione medico legale, viene eseguita per accertare, quantificare e fornire una prognosi riguardo lesioni che interessano i nervi periferici.

Il danno biologico è per definizione “Lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla capacità di produrre reddito”. In concreto, il danno biologico esprime la misura dell’incapacità del soggetto a fare ciò che faceva precedentemente.

Nelle lesioni a carico di uno o più nervi, a seguito di un danno causato da incidenti stradali, da traumi accidentali, da conseguenze di un atto medico-chirurgico, è necessario eseguire un esame elettromiografico per:

  1. a) Accertare l’esistenza di una lesione nervosa in rapporto causale con l’evento traumatico in oggetto.
  2. b) Accertare se dalla lesione nervosa è residuata una menomazione obiettivabile.
  3. c) Accertare se da questa menomazione è derivata una compromissione peggiorativa delle attività esistenziali del soggetto leso.

 

Senza la dimostrazione medicolegale ed elettromiografica di questa compromissione peggiorativa non esiste danno biologico risarcibile.

L’elettromiografia è l’esame principale nella dimostrazione dell’esistenza di una lesione nervosa e nella valutazione degli esiti della stessa.

L’elettromiografia può evidenziare segni di danno acuto, sia mielinico, attraverso la dimostrazione di blocchi di conduzione, che assonale con denervazione e totale o parziale deficit di reclutamento. Successivamente, nei casi sia di lieve che di grave entità, si possono apprezzare fenomeni di iniziale o avanzata reinnervazione, ed infine di stabilizzazione. Nei casi in cui il danno sia stato gravissimo, vengono evidenziati residuali fenomeni di denervazione e assenza di attività di reinnervazione e reclutamento.

Da quanto detto emerge che per la valutazione del danno di strutture nervose è utile eseguire un’elettromiografia quanto prima possibile, in modo da poter seguire nel tempo i vari fenomeni denervativi e successivamente, se si verificano, di reinnervazione. Dalla valutazione di questi fenomeni dipende la prognosi della lesione nervosa e l’eventuale risarcimento.

Sono in contatto con vari medici legali esperti nella valutazione dei danni alle strutture nervose, per fornire una corretta valutazione medicolegale, al fine di poter richiedere un giusto risarcimento del danno biologico.